11 09 2020
Emozioni Settembre 2020
Riassunto di questo articolo
Arrivi Settembre 2020
Nuovi titoli vi aspettano in biblioteca. Autori italiani e stranieri, generi diversi per accontentare i palati più fini.
Vi aspettiamo!
11 09 2020
Riassunto di questo articolo
Nuovi titoli vi aspettano in biblioteca. Autori italiani e stranieri, generi diversi per accontentare i palati più fini.
Vi aspettiamo!
01 12 2019
il Natale è ormai alle porte e quello che avete tra le mani è proprio un grande regalo!…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo,
il Natale è ormai alle porte e quello che avete tra le mani è proprio un grande regalo! L’ultimo numero di questo notiziario, che con grande fedeltà ha narrato le storie, i desideri, alle volte anche i dolori della nostra parrocchia e del territorio nel quale siamo piantati. Fa quasi strano dire che un ultimo numero è un regalo, ma se non vediamo solo la fine, ma anche tutto il lungo cammino e la dedizione (specialmente di Claudio Bez) che ci sono state, allora possiamo capire che quello che abbiamo tra le mani è veramente un dono. Ogni dono vuole suscitare qualcosa di positivo in chi lo riceve, al netto di tutti i doni di convenienza o di convenzione sociale. Se ti regalo qualcosa con il cuore, voglio almeno che tu sia felice, che l’oggetto in questione ti sia utile, ti faciliti la vita, ti apra nuove prospettive e che quindi la tua vita sia, a partire dal momento in cui scarti il “pacchetto”, almeno un po’ diversa. Così è stata l’intenzione di questi decenni di Pianissimo: informare, rallegrare, far riflettere, ma soprattutto crescere almeno un po’ come comunità, sentirsi parte di una comunità e domandarsi come potervi partecipare al meglio. Tutto questo speriamo non vada perduto con la fine della stampa del Pianissimo, ma che continui il bisogno di uscire dal proprio individualismo a favore di una realtà più grande.
Così, mentre teniamo in mano questo regalo cartaceo, ci troviamo davanti ad un Dono ancora più grande, con la D maiuscola! Ancora una volta Gesù sceglie di venirci a visitare con tutto se stesso. La nascita di Gesù, nonostante le valanghe di oggetti, promozioni, canzoncine storpiate per uso politically correct e lucine che stanno soffocando il significato vero del Natale, rimane un Dono per il nostro bene, perché la nostra vita possa avere una conversione, un nuovo/rinnovato cammino, perché possiamo scoprire che solo nel cuore della donazione, che Cristo ci annuncia dalla mangiatoia e poi dall’altare, facendosi mangiare, troveremo il cuore della nostra vita.
Come per il Pianissimo, così per il Natale, dobbiamo vedere tutta una storia, una dedizione, un amore che ci sta dietro per poterlo accogliere sul serio ed evitare che ci scivoli via, come purtroppo sempre più spesso succede. Gesù vuol ricreare comunione tra Dio e tutti noi. Senza questo, il Dono che abbiamo davanti rimarrà lì a guardarci senza però poter avere l’effetto per cui è stato pensato. Vi offro una piccola preghiera di attesa/accoglienza/attenzione. Un abbraccio a tutti.
Buon Natale!
Don Mario,
insieme a don Timothy e don Carlo
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Dicembre 2019
01 11 2019
Il mese che stiamo iniziando, novembre, è comunemente chiamato il mese dei morti, ed assistiamo ad un’impennata di vendite di crisantemi e di lumini da morto, per l’appunto…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo.
Il mese che stiamo iniziando, novembre, è comunemente chiamato il mese dei morti, ed assistiamo ad un’impennata di vendite di crisantemi e di lumini da morto, per l’appunto. Ma in realtà il mese inizia con la festa dei Santi, di tutti i Santi e questo dovrebbe dare la cifra a tutto questo intenso periodo che conclude l’anno liturgico, prima di riaprirlo con l’Avvento. La santità è forse il tema meno approfondito a livello personale dalla comunità cristiana. Se nel battesimo ciascuno di noi è chiamato a diventare santo, ad indossare cioè l’abito di Cristo, le Sue abitudini, a comportarci insomma come Lui, nel proseguo della nostra vita cristiana ci accontentiamo di venerare statue e santini per allontanare, in qualche maniera, la richiesta di testimonianza cristiana, che Dio continua a farci per il nostro bene, per la nostra pienezza.
Per cogliere questa sfida, sempre attuale, voglio suggerirvi due brevi passi dalle omelie di papa Francesco, in occasione del mese missionario straordinario. La prima è tratta dalla predica in occasione della Giornata Mondiale Missionaria del 20 ottobre 2019: “Isaia ci esorta:
«Venite, saliamo sul monte del Signore» (2,3). Non siamo nati per stare a terra, per accontentarci di cose piatte, siamo nati per raggiungere le altezze, per incontrare Dio e i fratelli. Ma per questo bisogna salire: bisogna lasciare una vita orizzontale, lottare contro la forza di gravità dell’egoismo, compiere un esodo dal proprio io. Salire, perciò, costa fatica, ma è l’unico modo per vedere tutto meglio, come quando si va in montagna e solo in cima si scorge il panorama più bello e si capisce che non lo si poteva conquistare se non per quel sentiero sempre in salita.
E come in montagna non si può salire bene se si è appesantiti di cose, così nella vita bisogna alleggerirsi di ciò che non serve. È anche il segreto della missione: per partire bisogna lasciare, per annunciare bisogna rinunciare. L’annuncio credibile non è fatto di belle parole, ma di vita buona: una vita di servizio, che sa rinunciare a tante cose materiali che rimpiccioliscono il cuore, rendono indifferenti e chiudono in sé stessi; una vita che si stacca dalle inutilità che ingolfano il cuore e trova tempo per Dio e per gli altri. Possiamo chiederci: come va la mia salita? So rinunciare ai bagagli pesanti e inutili delle mondanità per salire sul monte del Signore? La mia strada è in salita o in “arrampicamento”?
La seconda è tratta dall’omelia per i Vespri d’apertura del Mese missionario, 1 ottobre 2019: “Si diventa missionari vivendo da testimoni: testimoniando con la vita di conoscere Gesù. È la vita che parla. Testimone è la parolachiave, una parola che ha la stessa radice di senso di martire. E i martiri sono i primi testimoni della fede: non a parole, ma con la vita. Sanno che la fede non è propaganda o proselitismo, è rispettoso dono di vita. Vivono diffondendo pace e gioia, amando tutti, anche i nemici per amore di Gesù. Così noi, che abbiamo scoperto di essere figli del Padre celeste, come possiamo tacere la gioia di essere amati, la certezza di essere sempre preziosi agli occhi di Dio? È l’annuncio che tanta gente attende. Ed è responsabilità nostra. Chiediamoci in questo mese: come va la mia testimonianza?”
Don Mario
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Novembre 2019
01 10 2019
Ringrazio tanto il Vescovo Ivo per l’opportunità di fare questa nuova esperienza con voi e di potermi arricchire nella vostra comunità…
Don Timothy, nuovo cappellano
Ringrazio tanto il Vescovo Ivo per l’opportunità di fare questa nuova esperienza con voi e di potermi arricchire nella vostra comunità. Sono contento di poter servire e camminare con voi. Sicuramente il Signore benedirà la mia vita attraverso la vostra carità e la vostra testimonianza. Chiedo le vostre preghiere all’inizio di questa nuova avventura, affinché io sia per voi quello che lo Spirito desidera.
Due parole su di me: sono nato il 22 maggio 1964 a Manchester, New Hampshire USA.
Finito la scuola superiore ho studiato economia a Hesser College con una borsa di studio per giocare a pallacanestro. Dopo l’università ho lavorato per cinque anni in un concessionario di macchine. A 25 anni sono andato in Messico per fare un’esperienza di missionarietà e là ha scoperto la chiamata al sacerdozio. Sono entrato in seminario nel 1989 negli Stati Uniti. Dal 1992 al 1994 ho studiato filosofia a Roma. Dal 1994 al 1996 ho lavorato come formatore dei seminaristi in Messico e negli Stati Uniti. Dal 1996 al 1999 ho studiato teologia e sono stato formatore dei seminaristi a Roma. Il 29 giugno 1999 sono stato ordinato diacono e il primo gennaio 2000 sacerdote a Roma. Dal 2000 fino al 2014 ho fatto servizio in Italia, soprattutto nel Veneto e nell’Alto Adige, facendo pastorale giovanile e familiare. Ho servito come rettore del seminario a Gozzano (Novara). Dal 2014 al 2018 ho vissuto in Israele, incaricato del sito archeologico di Magdala. Tornato in Italia sono stato cappellano a Oltrisarco nelle parrocchie di S. Rosario e S. Paolo nel biennio 2018–2019. Dal primo settembre 2019 sono diventato il cappellano del Duomo/S. Domenico/Piani.
Don Timothy
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Ottobre 2019
01 09 2019
settembre non riapre soltanto il nostro nuovo anno sociale, ma arriva carico di novità…
Carissime lettrici e Carissimi lettori del pianissimo,
settembre non riapre soltanto il nostro nuovo anno sociale, ma arriva carico di novità. La più grande sicuramente è la consacrazione di don Michele Tomasi a vescovo di Treviso. E dopo esserci abituati all’inaspettata notizia, arrivata nel cuore dell’estate, adesso la gioia per la sua ordinazione e la preghiera per il suo nuovo ministero. Per la nostra diocesi è stata sicuramente una perdita importante, non soltanto per il suo ruolo di vicario episcopale per il clero, ma anche per il suo grande impegno per i giovani e per molti altri ambiti, che molti magari non hanno neanche notato. La sua consacrazione e quindi la sua uscita dalla nostra diocesi portano però con sé alcune conseguenze, tra le quali la copertura dei suoi incarichi. Il vescovo deciso, dopo attenta riflessione, di congelare la sua posizione e di trovare una soluzione ad interim. In questo contesto ha scelto due sacerdoti per affiancare il vicario Eugen nelle questioni che riguardano i sacerdoti di tutta la diocesi. Uno di questi sono io, il vostro parroco. Il neo costituito gruppo di lavoro ha già cominciato a lavorare, per comprendere in quale maniera affrontare al meglio questa nuova sfida.
Questo vuole chiaramente dire, per me, che molto tempo deve essere investito in questo nuovo servizio. È per questo che il vescovo ha deciso di incaricare Don Timothy Meehan del compito di cappellano per la parrocchia del Duomo e dei Piani.
Nei prossimi giorni avrete tutti la possibilità di conoscerlo di persona e sul Pianissimo nel prossimo numero. Sono sicuro si farà valere ed amare sul campo ^_^
Un’altra bella novità che porterà questo mese di settembre e l’inizio del cammino delle 10 Parole, un percorso settimanale di approfondimento della fede rivolto a tutti quelli sopra i 18 anni. Cercando di approfondire le 10 Parole, comunemente conosciuti come 10 Comandamenti, cercheremo di riscoprire alcune notizie ed esperienze essenziali per la nostra vita. Spero che molti approfitteranno di questa occasione. Maggiori informazioni in ultima pagina.
Per quanto riguarda poi il nostro cammino di catechesi, abba- stanza in affanno negli ultimi anni, spero proprio che i genitori interessati ad un cammino dalla pre comunione al poscresima si facciano vivi martedì, 24 settembre, alle ore 20:00 in parrocchia. Che il Signore ci accompagni in questa nuova avventura!
Don Mario, parroco
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Settembre 2019
01 06 2019
il nostro anno sociale volge al termine…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo,
il nostro anno sociale volge al termine. Il pellegrinaggio diocesano a Pietralba del 26 maggio, la conclusione del Mese Mariano, il 31, e il pellegrinaggio a Pinè il giorno dopo, hanno dato un segno bello e ricco di questa chiusura d’anno. A Pietralba, come ormai tradizione pluridecennale, la comunità italiana diocesana si è ritrovata, nonostante il maltempo, nel santuario mariano principe della nostra Diocesi. I numeri si sono molto ridotti negli ultimi anni. Ricordo con nostalgia quando il prato scosceso a fianco del santuario era tinto dell’azzurro delle divise degli scout, che a centinaia arrivavano da Merano, Bolzano, Laives, Brunico; il pienone di gente in ascesa da Laives; le cucine da campo organizzate dalle diverse parrocchie bolzanine e moto altro. Forse dovremmo/potremmo riscoprire la bellezza e la necessità di metterci in cammino, non soltanto da soli o con pochi amici, ma con tutta la grande comunità ecclesiale. Far cammino e far fatica insieme cementa e fa crescere. Non per niente l’espressione “popolo in cammino” designa la Chiesa e ci esorta ad alzarci dalle poltrone sì della
pigrizia spirituale, ma anche da quella fisica.
La festa della Visitazione della BVM, 31 maggio, è ormai tradizionalmente la chiusura solenne del Fioretto di Maggio. Dopo un’intensa attività orante con una bella catechesi sulla preghiera, preparata da Cristina Begher e spezzettata lungo i fioretti di tutto il mese, l’ensemble di sei voci, guidato da Consuelo Serraino, ha regalato 11 canti mariani che hanno impreziosito il rosario recitato da molti nella nostra bella chiesa dei Piani. Alcuni sono venuti per la preghiera, altri richiamati dalla bravura artistica dell’ensemble, altri per entrambi, ma speriamo che tutti abbiano potuto sentire la forza della preghiera sostenuta da un canto bello e profondo e sperimentare la bellezza di sentirsi portati dalla Vergine Maria a conoscere sempre di più i misteri del Figlio fatto carne per noi, per noi morto e risorto.
Speriamo che queste esperienze, unite a molte altre, specialmente le celebrazioni di Pentecoste ci accompagnino nel cammino estivo, per non perdere mai la voglia e la gioia di stare con il Signore, ovunque Egli ci chiederà di essere pellegrini Suoi. Su questi passi di cammino un invito di cuore per venerdì, 28.06.2019, alle ore 19:30, alla Celebrazione presieduta dal nostro Vescovo Ivo in occasione dei 120 anni della chiesa dei Sacramentini a Bolzano, la Chiesa del Sacro Cuore.
Buon cammino a tutti
dMario
Durante il periodo estivo le Messe mantengono gli orari consueti: martedì e venerdì 18:00, sabato 18:00 e domenica 9:00.
Il rosario comunitario verrà pregato prima della Messa del martedì e del venerdì.
La preghiera della domenica sera è sospesa fino all’autunno.
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Giugno 2019
01 05 2019
alle 3 di mattina ci siamo ritrovati davanti all’ex-hotel Alpi per un pellegrinaggio del tutto particolare: l’Alba di Pasqua…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo,
alle 3 di mattina ci siamo ritrovati davanti all’ex-hotel Alpi per un pellegrinaggio del tutto particolare: l’Alba di Pasqua. Arrivati a valle degli impianti di risalita del Roen, la pista da sci si è presentata parzialmente innevata e ghiacciata, e scarsamente illuminata, così da farci diventare, tra qualche scivolone e sbuffo, una lunga colonna di lucine frontali in cammino. L’arrivo al Monte Lira/Lavinaspitze è ancora al buio, poco prima delle 5, e decidiamo di anticipare la colazione condivisa. Ma tra un po’ di tè caldo e dolcetti fatti in casa e comprati, l’albeggiare inizia, tingendo di rosso il profilo delle montagne. Ci spostiamo allora sulla naturale terrazza che offre un punto d’osservazione unico: tutte le montagne ad est della valle dell’Adige, compresa la conca di Bolzano e le colline di Caldaro che si affacciano sui due laghi. In un’ora e mezza, nonostante i circa 5 gradi di temperatura, non riusciamo a staccare gli occhi dallo spettacolo che continuamente cambia davanti a noi: il chiarore crescente tinge il cielo parzialmente nuvoloso dei colori più belli, dal rosso all’arancione al giallo alle diverse sfumature di blu e azzurro.
Ogni tanto lo stupore è interrotto da canti pasquali, quelli della Veglia conclusa da poche ore, ma quando il sorgere del sole è imminente cresce una sorta di tensione, quasi per aiutare il sole a nascere anche quest’oggi. E così in pochissimo, la palla di fuoco all’orizzonte perpetua quanto avviene ogni giorno, anche in mezzo alla nostra indifferenza o al nostro ronfare. L’annuncio del Vangelo di Pasqua e un canto di resurrezione coronano la nostra attesa e il nostro pellegrinare per questa Alba di Pasqua.
Uno spettacolo stupendo e anche molto significativo, perché appena ci incamminiamo per scendere a valle, il sole si nasconde dietro la coltre di nubi e veniamo accompagnati da una luminosità lattiginosa, che sembra ignara dello spettacolo appena visto: un po’ come la Pasqua con la gioia del Risorto, ma anche con il compito di tenere viva l’attenzione, perché il tran tran quotidiano non inghiotta questa bellissima realtà: ecco il nostro compito, almeno fino a Pentecoste!
d Mario
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Maggio 2019
01 04 2019
l’intenso cammino di quaresima con i cinque appuntamenti di “svelamento”, che ogni domenica ci ha presentato, è stato un aiuto per guardare nella nostra vita e nella vita della società…
Carissime lettrici e lettori del Pianissimo,
l’intenso cammino di quaresima con i cinque appuntamenti di “svelamento”, che ogni domenica ci ha presentato, è stato un aiuto per guardare nella nostra vita e nella vita della società e della Chiesa per comprendere come convertirci e diventare permeabili all’offerta di nuova vita, di resurrezione che Dio ci fa. Possa anche questa Settima- na Santa rappresentare per noi una sorta di settimana di esercizi spirituali e di rinnovamento. Lascia al nostro vescovo Ivo gli auguri di pasqua attraverso le parole della sua Lettera Pastorale:
“Fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte”: quello che celebriamo dalla sera del Giovedì Santo fino alla Domenica di Pasqua è il punto di volta della storia. È tutta la nostra speranza: ora, nella vita terrena e nella vita oltre questo mondo. Dipende da noi cogliere o meno questa occasione, dipende da noi decidere se scegliere o meno questa storia scritta da Dio. Percorriamo con Gesù il ponte della risurrezione, per giungere così alla vita. Ora e per sempre.
A tutti quanti voi auguro una Settimana Santa ricca di benedizioni! Accompagniamo Gesù lungo il suo cammino, dalla croce alla risurrezione. Portiamo la nostra vita, soprattutto le nostre ferite e cicatrici, e in comunione con Lui – attraverso la partecipazione alle celebrazioni di questa settimana, per “Essere solidali come LUI” (lettera pastorale per la Quaresima 2019). Vi auguro una Pasqua piena di speranza, nella gioia che la tomba di Gesù è vuota e nella speranza che EGLI, il croci- fisso e risorto, tenga aperta la porta del cielo a tutti gli uomini.
Il vostro Vescovo + Ivo Muser
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Aprile 2019
01 02 2019
il mese di febbraio si è aperto con la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, esattamente 40 giorni dopo Natale: una festa di luce e un’occasione…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo,
il mese di febbraio si è aperto con la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, esattamente 40 giorni dopo Natale: una festa di luce e un’occasione per vedere cosa rimane della grande pompa del Natale, della celebrazione dell’incarnazione del Signore. Con il titolo di Candelora, per via della processione con le candele accese, caratteristica della festa del 2 febbraio, la tradizione popolare prevedeva infatti la data ultima dello smontaggio del presepe. Cosa rimane dunque del mistero di un Dio che si fa così vicino a noi da diventare uomo in mezzo a noi? Cosa si trasforma nella nostra vita al punto da diventarne testimoni credibili attraverso comunione, giustizia e speranza per il mondo?
Un primo passo l’abbiamo sperimentato nella benedizione della gola per l’intercessione di san Biagio. Una ricorrenza così sentita da far passare in secondo piano, nella consapevolezza di molti fedeli, la vera festa appena celebrata. Nella tentazione di una richiesta magica di protezione generica e affidandoci, così i miei ricordi d’infanzia, più al tocco della cera delle candele piuttosto che alla forza delle luce di Cristo, perdiamo il senso della benedizione che recita: “…ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male”. La gola è solo una parte di noi. Dovremmo insistere sulla nostra guarigione completa, specialmente della nostra anima. Allora anche questo segno, questa benedizione, può essere un segno di luce nel momento in cui dalle nostre gole benedette escono solo parole di benedizione e non di maledizione, di maldicenza, di cattiveria. Specialmente di questi tempi sarebbe un segno di Incarnazione non indifferente. Potrebbe diventare il nostro impegno ancor prima del prossimo tempo forte, la Quaresima.
Continuando sul tema dell’Incarnazione, ma questa volta sotto il profilo della quotidianità più spiccia, una parola su riscaldamento e sul bilancio parrocchiale. Innanzitutto un grazie a tutti per la raccolta dei circa €1.200 dell’ultimo fine settimana. Sono un contributo importante per riscaldare chiesa e oratorio. Siamo però molto lontani dalla copertura delle spese che per gas, luce e riscaldamento ammontano a quasi €24.000. I 13.411,16 di giacenza di cassa potrebbero essere inghiottiti dai necessari lavori alla terrazza dell’oratorio (€6.800 + iva), in seguito alle infiltrazioni d’acqua. Ci dobbiamo pensare bene perché non possiamo rimanere scoperti di fronte ad eventuali lavori, magari ancora più urgenti.
Dopo l’approvazione del bilancio 2018 abbiamo deciso come CPP di rendere pubblico il resoconto, ogni anno depositato e verificato in Curia, affiggendolo in bacheca per un mese. Così, oltre alla necessaria trasparenza, speriamo di condividere il senso di responsabilità verso la nostra Parrocchia e le sue strutture che richiedono sempre più attenzione nella cura e manutenzione. Così sarà forse cura di tutti occuparsi di piccole attenzioni, come spegnimento di luci rimaste accese o riscaldamenti non più necessari, pulizie o contribuzioni per le sale, che da solo non si mantengono. Magari questa consapevolezza ci aiuterà ad una gestione più di comunità.
Buon cammino
don Mario
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Febbraio 2019
01 01 2019
Che possa essere ricco di benedizioni per voi e tutti i vostri cari…
Carissime lettrici e carissimi lettori del Pianissimo, Buon 2019!
Che possa essere ricco di benedizioni per voi e tutti i vostri cari. Ma an- che per tutti quelli che sono lontani, quelli che tenete lontano e quelli che tengono lontano voi. Perché se la benedizione arriva a tutti allora tutti possono vivere meglio nel bene. Questa dovrebbe essere la nostra occupazione maggiore sempre, e non solo all’inizio del nuovo anno. In occasione della Preghiera per la Pace di Capodanno, Papa Francesco ci ha invitati ad un impegno politico, per la polis, per la città.
Una buona politica è uno degli strumenti imprescindibili per costruire pace e questa deve cercare di coinvolgere sempre più persone per pro- getti di benedizione. La parola maestra sembra però urlare e contrapporre, alimentando la paura che l’altro sia prima di tutto un pericolo, un problema. È sicuramente una sfida e per questo dobbiamo attrezzarci, ma facciamo attenzione a non lasciarci imbambolare, e quindi fregare, dai venditori di odio e di separazione. La liturgia ci viene in aiuto con la festa dell’Epifania, la manifestazione di Gesù al mondo, e con le figure dei Ma- gi, segno di un mondo che si mette in ricerca, non soltanto dai più lontani confini della terra (sono rappresentati di diverse etnie), ma anche dalle diverse età e visioni. È un incontro che non deve farci paura, ma sfidarci per un dialogo sempre più costruttivo e pacifico. Preghiamo allora con le parole del defunto, ma sempre attuale, vescovo don Tonino Bello:
“Oggi è la festa degli infaticabili cercatori di Dio, degli inarrestabili pellegrini dell’assoluto, in camminati verso cieli nuovi e terra nuova. A qualunque popolo, razza, religione e cultura appartengano, tutti lo possono trovare perché egli, che è la meta, si è fatto anche strada… Epifania di Dio, pellegrino sulle strade dell’uomo. Epifania dell’uomo, quando si fa pellegrino sulle strade di Dio. Un monito per le nostre comunità affinché, come popolo di «Magi pellegrini», non indugino nei palazzi di Erode, nelle accademie dell’immobilismo, nei labirinti delle ricerche a tavolino, ma affrontino la strada della concretezza quotidiana, e forzino la marcia verso quell’alto monte dove il Signore, Eliminata per sempre la coltre della morte, e fatto cadere l’ultimo velo che impedisce la completezza della sua definitiva epifania, ha già preparato il festoso banchetto della vita e della pace per tutti i popoli.
Buona Epifania a tutti
Mario
Qui il PDF da scaricare: Pianissimo Gennaio 2019